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Personaggi Illustri

 
ADRIANO DE SANCTIS
Tra i personaggi che hanno contribuito a dare lustro a Toro non si può non menzionare Adriano De Sanctis, uomo di rare doti culturali e valente insegnante. Lamentando le gravi carenze di scuole pubbliche e private a disposizione dei molisani suoi corregionali,  l’Abate Longano, nel suo Viaggio per lo contado di Molise pubblicato nel 1786 indicava in Toro e in De Sanctis le sole eccezioni. E scriveva: "La massima parte delle popolazioni è mancante di scuole di leggere, di scrivere, e di conteggiare. Che sarebbe, dove avesse ciascuna come Toro un Adriano de Sanctis?". Della vita di Adriano De Sanctis si ignora quasi tutto. Morto settantenne a inzio Ottocento, lasciò molto materiale manoscritto il quale, o per l’indifferenza degli eredi, o più probabilmente a causa del terremoto del 1805, che distrusse quasi completamente l’abitato, andò disperso.
 
ALESSANDRO MAGNO
Nacque a Toro il 27 marzo 1799 da Nicolangelo ed Anna Saveria Traboscia e diede i natali a Mercurio Magno, futuro Sindaco della città di Campobasso. Durante la sua carriera amministrativa Alessandro Magno ricoprì incarichi di notevole rilevanza tra i quali i più importanti furono quelli di: Consigliere d’Intendenza a Campobasso nel 1848, Sottintendente a Larino nel 1851, Ricevitore Generale della Provincia di Molise nel 1857 dal quale ufficio però, venne esonerato nel 1860. Si spense a Toro il 26 agosto 1877.
 
DOMENICO TROTTA
Nacque a Toro il 1 dicembre del 1792 da Nicola e Caterina Ionno, ebbe i primi rudimenti della cultura dall’arciprete locale, Don Luigi de Luca, eccellente latinista. Nel 1808 si trasferì a Napoli per studiare legge e filosofia. Le fortune domestiche danneggiate dal terremoto di Sant’Anna del 1805 e la voglia dei familiari di averlo vicino fecero si che Domenico, compiuti gli studi universitari, facesse ritorno a Toro nel 1813. Questi diede vita ad una scuola di filosofia e di diritto frequentata da moltissimi giovani molisani e della limitrofa provincia pugliese: per molti anni Trotta ha preparato la classe dirigente molisana del XIX secolo.
Uomo di studi, di vasta cultura giuridica, filosofica e letteraria, già Deputato al Parlamento Napoletano nel 1848, egli ha vissuto per lunghi anni lontano dalla vita pubblica, circondato dall’amicizia di grandi personalità del tempo e dalla stima dei Molisani.
Durante il regno di Francesco II, precisamente nel 1860, fu nominato Intendente di Molise. Nel breve periodo della sua carica Trotta cerca, con molto equilibrio, di vigilare sulla sicurezza della provincia con una forte azione diretta a prevenire eventuali disordini. Il buon operato del Trotta è riconosciuto anche dal governo dittatoriale, tant’è che, quando con decreto del 12 settembre i governatori sono preposti alla guida delle province in luogo degli intendenti, egli viene sollecitato più volte a collaborare con il Governo del Molise.
Per un solo voto perse il ballottaggio nel 19861 e non fu eletto deputato al Parlamento Nazionale per il Collegio di Riccia.
Il Trotta morì a Toro l’11 novembre del 1872. È stato una di quelle esistenze, che la natura crea a conforto dell’umanità, per metterle come un indice nel corso de’ tempi e come un faro nell’oceano della vita.
Da “Della vita e delle opere di D. Trotta” (1873)
 
MARTINANGELO DE MARTINO
Nacque a Toro nel dicembre del 1782. Da giovane si dedicò agli studi legali e successivamente entrò nella Magistratura nella quale rimase durante il decennio francese raggiungendo il grado di Giudice di Tribunale. Nel 1848 fu deputato per il Molise al parlamento di Napoli militando nell’area moderata. Nel corso degli anni pubblicò vari opuscoli giuridici che ebbero una notevole fama come “Note critiche sul Diritto Civile francese di Toullier”, stampate nel 1828. Nel 1845 furono presentati altri due trattati: “Su enunciazione di nuova opera, qual era, qual è, quale potrebbe essere”; “Sulla natura delle sentenze interlocutorie e su i loro gravami”. Il suo capolavoro fu il “Dizionario Generale della Giurisprudenza civile, criminale, commerciale, amministrativa e canonica” iniziato nel 1849 e rimasto incompiuto. De Martino morì a Napoli il 28 agosto 1850.
 
MERCURIO MAGNO
Nacque a Toro nel 1820 e coltivò fin da giovane le discipline giuridiche, sociali ed amministrative, di cui sono notevoli gli esempi “Cenni sulla storia e natura della legittima” pubblicato a Napoli nel 1847; il saggio “Delle casse di Risparmio di Previdenza e della trasformazione di essa in Monte di Pegni” ed infine “Cenni sulla indivisibilità dell’enfiteusi”, editi nel 1852.  Mercurio Magno morì a Campobasso il 4 aprile del 1902, dopo aver rivestito importanti ruoli pubblici, uno fra i quali sindaco del capoluogo molisano. Di fatti lo storico palazzo della Provincia sito in via Roma a Campobasso, è detto proprio “Palazzo Magno” dal nome del proprietario il quale, nel 1936, lo cedette all’Amministrazione Provinciale.
 
TOQUINHOToquinho, pseudonimo di Antonio Pecci Filho (San Paolo, 6 luglio 1946), è un chitarrista e cantante brasiliano di origini molisane (Toro).
Attività artistica
Ha inciso sedici album con Vinícius de Moraes ed altri dischi collaborando in particolare con Ornella Vanoni (La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria).
« Non conosco cantante Italiana che abbia cantato meglio di Ornella Vanoni in La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria »
(Toquinho)
È diventato popolarissimo in Italia nel 1969 suonando nel disco La vita, amico, è l'arte dell'incontro, realizzato da Sergio Endrigo, Vinícius de Moraes e Giuseppe Ungaretti, e che è la sua prima incisione in Italia; l'anno successivo collabora con Ennio Morricone nella realizzazione del disco Per un pugno di samba di Chico Buarque de Hollanda.
Nel 1983 ha successo con l'album Acquarello, scritto insieme a Maurizio Fabrizio e Guido Morra.
Nel 1990 ha partecipato al Festival di Sanremo cantando in portoghese la canzone di Paola Turci, Ringrazio Dio. Il titolo della canzone era Nas asas de um violão (Sulle ali di una chitarra)
È stato protagonista di due tournée con Fred Bongusto, nel 1993 in Italia e nel 1996 in Brasile; nel 2003 il tour con Grazia Di Michele
Curiosità

• Nei suoi concerti dal vivo, Toquinho parlava del grande Vinícius de Moraes in questi termini:
« Io vorrei ringraziare la presenza delle persone che sono qui sul palco con me.... e una persona, una persona speciale, è vicino a me più di tutte le altre. Lui che fu mio figlio e padre, fratello e amico... »

• Nel paese natale dei suoi nonni, Toro, in provincia di Campobasso, si organizza da tre anni il Toquinho Toro Festival che, nel 2010, è stato patrocinato dal Ministero per i Beni Culturali e dall'Ambasciata del Brasile a Roma.